Chi fa da se… fa per tre! Come motivare lo staff

Quando assumi qualcuno, come nelle relazioni, inizi un percorso che avrà degli alti e bassi! Questo è un processo abbastanza comune che non puoi evitare ma puoi tenere sotto controllo! Perchè se è vero che da un lato “chi fa da se, fa per tre” dall’altro lato è vero anche che non puoi fare tutto da solo. Quindi dovrai imparare a motivare il tuo staff per tenerlo sempre su di morale così che lavori per un’azienda che sente sua!

Ti avviso già che non sarà facile perché ti scontrerai con diversi caratteri e diversi livelli di ambizione, quindi non sempre le strategie che sto per darti funzioneranno con tutti. Ma sono certo che sarai abbastanza abile da trovare quella giusta, quella che che ti farà muovere le giuste leve per far emergere il giusto atteggiamento nel tuo staff e creare un ambiente produttivo e sereno, senza necessariamente parlare di premi e sanzioni!

Vado subito al cuore di questo articolo… ti elenco alcune regole che ti aiuteranno a motivare il tuo staff e allineare i loro obiettivi personali a quelli aziendali!

  1. Cerca di essere d’esempio!
    Tutti quanti abbiamo bisogno di modelli da seguire, non è una cosa brutta, è del tutto naturale: cerca di diventare tu il modello a cui il tuo staff può ispirarsi!
    Così facendo non solo otterrai buoni risultati personali e aziendali ma riuscirai a trasmettere sicurezza e serenità ai tuoi collaboratori.
  2. Dire la verità
    La fiducia è un’arma che va conquistata quindi cerca di non mentire mai al tuo staff, la tua trasparenza sarà fondamentale soprattutto rispetto agli aspetti negativi del lavoro. Crea un clima di fiducia e rispetto reciproco, in questo modo, il tuo staff non lavorerà stando sul “chi va la”.
  3. Pesa le parole
    Se hai fatto bene le prime due questa sarà semplice! Se il clima è sereno potrai sentirti libero di parlare come vuoi ma se ci sono attriti fai molta attenzione alle parole che usi, a volte basta un termine errato o una parola detta al momento sbagliato per far cadere a picco la motivazione dei tuoi collaboratori.
  4. Recensisci il loro lavoro, e lascia che ti consiglino
    Nel bene o nel male da’ sempre dei feedback al lavoro dei tuoi collaboratori, questo ti servirà a coinvolgerli sempre più nella visione aziendale fissando nuovi obiettivi ad ogni traguardo e imparando dagli errori fatti. Allo stesso tempo, favorisci il confronto tra loro e incentiva anche i feedback nei tuoi confronti: cercare di essere un boss migliore ti renderà, sin da subito, un boss migliore!
  5. Leggi
    Tu mi dirai… che c’entra? Invece c’entra e molto! La tua voglia di imparare e mettere in mostra le nuove nozioni e tecniche farà venire voglia ai tuoi collaboratori di fare lo stesso ed entrerete in un circolo vizioso di crescita personale che farà solo bene alla tua attività.
  6. Divertitevi
    A volte è fondamentale staccare la spina e prendersi qualche minuto per riposare e ridere un po’. Organizza pause comuni e se ne hai la possibilità ritaglia un angolo relax per consentire al tuo staff di trascorrere la pausa in allegria e in un ambiente dedicato senza dover necessariamente bere un caffè al volo vicino la porta d’ingresso… che è pure brutto da vedere.
  7. Impara a gestire il tempo e trasferisci questa capacità
    Se tu sei organizzato lo saranno anche loro. Inoltre non sentendosi affannati e oberati dal lavoro saranno più sereni e produttivi ma soprattutto riconoscenti perché sei stato tu ad insegnarglielo!

 

Il mio ex datore di lavoro (il buon Mauro) diceva sempre: “il capo sta dietro e dirige, il leader sta avanti e tira!”… Peccato che nessuno dello staff ha mai avuto il coraggio di dirgli che era solo un capo, e non un leader! Tutt’ora lotta col turn-over dei dipendenti! Tu? Sei un leader o un capo? Chiedilo al tuo staff!